di: Mercato Santa Chiara

IL CARCIOFO DI CUPELLO: MAZZAFERRATA

Nelle fertili valli abruzzesi, nelle terre tra il Trigno e il Sinello, nasce un ortaggio dalle radici antiche e dal gusto inconfondibile: il Carciofo di Cupello, un’eccellenza gastronomica dell'Abruzzo conosciuta anche con il nome di “Mazzaferrata”. Un appellativo che rimanda alle robuste armi medievali, si distingue per la sua forma panciuta e tondeggiante, priva di spine, con un colore verde e sfumature violacee, che si distingue dal più allungato “cugino” romano da cui deriva, l’ecotipo Campagnano. La consistenza è tenera e carnosa, mentre il sapore è deciso con un caratteristico retrogusto dolciastro, conferito dai microelementi presenti nel terreno del territorio vastese .

 

La storia del carciofo

Carciofo cupellese

La coltivazione del carciofo a Cupello ha origini antiche, con testimonianze scritte risalenti al XVI secolo. Il diario di viaggio del padre domenicano Serafino Razzi nel 1575 narra di una terra rigogliosa dove il carciofo selvatico prosperava spontaneamente. La vera svolta per il Carciofo di Cupello si ebbe nel secondo dopoguerra, quando, di fronte ai cambiamenti socio-economici, si optò per una rivoluzione agricola. Tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio degli anni Sessanta, la coltivazione intensiva prese il posto di quella estensiva, introducendo la varietà Mazzaferrata (ecotipo Cynara Scolymus L.ssp). Il successo fu tale da spingere gli agricoltori a unirsi in una Cooperativa nel 1961, con l’obiettivo di commercializzare questo prezioso prodotto e portarlo oltre i confini locali. Nel 1961, gli agricoltori locali si unirono in una cooperativa per promuovere e commercializzare questo prodotto, portando alla diffusione della varietà Mazzaferrata, a ciclo tardivo, che matura tra fine marzo e inizio maggio.

In cucina

In cucina, il carciofo di Cupello è versatile, ma dà il meglio di sé nella preparazione ripiena. La ricetta tradizionale il carciofo “alla cupellese” prevede un ripieno di mollica di pane, formaggio pecorino, prezzemolo e olio extravergine di oliva. I carciofi, una volta puliti e privati delle foglie più dure, vengono farciti con questo composto e cotti lentamente in un tegame con acqua, aglio e prezzemolo, fino a raggiungere una consistenza morbida e saporita. Un’armonia di sapori con un ripieno semplice ma gustoso, perfetto per una ricetta vegetariana ricca di sapore.

La pianta regala tra aprile e maggio i carciofini, più piccoli e ideali per conserve e preparazioni sott’olio, che conservano tutto il sapore e la qualità di questo straordinario ortaggio.

Proprietà benefiche

Carciofo mazzaferrata

Oltre al piacere del gusto, il carciofo è un vero toccasana per la salute. Già noto nell’antichità per le sue proprietà benefiche, il Cynara Scolymus (il suo nome botanico, dove ‘cynara’ potrebbe derivare dall’usanza romana di cospargere di cenere il terreno o dal colore delle foglie, e ‘scolymus’ dal greco per la sua forma appuntita, mentre l’italiano “carciofo” pare derivi dall’arabo) è ricco di vitamina A e B, ferro, calcio e potassio. Contiene inoltre la cinarina, una sostanza preziosa per il benessere dell’intestino.

Il carciofo e il festival Cynara

Il Carciofo di Cupello “Mazzaferrata” è riconosciuto come Presidio Slow Food.
È un simbolo di un territorio fertile e generoso, di una storia agricola ricca di passione e di una tradizione culinaria autentica 
Un prodotto che ogni anno viene celebrato durante Cynara, il tradizionale Festival del Carciofo, un’occasione per immergersi nella cultura e nelle eccellenze gastronomiche di questa splendida zona d’Abruzzo.
Il carciofo Mazzaferrata è disponibile in abbondanza presso i banchi del Mercato Coperto di Santa Chiara a Vasto. Qui, i produttori locali offrono questo pregiato ortaggio, garantendo freschezza e qualità direttamente dal campo alla tavola.